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Una Calda Mattina da Pasvalerio
 

Sono un'insegnante di lettere, esercito in un'accademia militare.
Essendo un civile, non devo sottostare alle rigide regole di comportamento e forma che, riguardano invece il personale militare, ho quindi la libertà di indossare abiti civili e la possibilità di avere un taglio di capelli medio lungo.
Avendo una bella chioma folta di capelli, non ho mai avuto un taglio corto, il naturale movimento ondulato ha fatto si
che io avessi sempre uno stile abbastanza lungo.
Certo, la tentazione di un taglio di capelli corto l' ho avuta, ma mi é sempre mancato il coraggio.
Durante le lezioni, certe volte provo ammirazione per i miei studenti, decisi e fieri nelle loro divise, con i loro tagli estremi, che sono una tentazione fortissima soprattutto quando, con l'approssimarsi della fine dell'anno scolastico, arriva il caldo estivo.
Proprio, nel mese di maggio, ho vissuto un'esperienza indimenticabile, che riguarda i miei capelli.
Era una mattinata molto calda, insolita perchè, era l'inizio di maggio, il sole forte però, faceva presagire l'arrivo anticipato dell'estate.
Mentre mi recavo all'accademia, un rivolo di sudore mi rigava la fronte, la camicia, inumidita, mi serrava come non mai, la sensazione dei ricci di capelli sul collo, bagnati, mi creava un senso di forte disagio.
Proprio mentre passavo davanti al piccolo negozio di barbiere posto in prossimità della base, frequentato da molti militari, si é aperta la porta, con passo fiero é uscito un'ufficiale che si era appena fatto fare un taglio, che taglio, uno di quelli che ti danno una sensazione di freschezza solo nel guardarlo.
La decisione é stata immediata, sono entrato.
In men che non si dica ero già nella poltrona, mentre il barbiere avvolgeva la mantellina intorno al mio collo, un silenzio mistico vigeva nel negozio.
Potevo sentire il sibilo del pettine che scorreva tra i miei capelli, poi la voce severa del vecchio barbiere:
"Che cosa possa fare per lei!"
Prontamente ho chiesto lo stesso taglio dell'ultimo cliente.
Il barbiere con magica ritualità ha preso la tosatrice e portandole in vita si é
avvicinato, con mia grande sorpresa ha ruotato la poltrona e la mia immagine riflessa nel grande specchio é svanita, subito il mio cuore ha iniziato ha pompare all'impazzata, la gola arida, quasi mi faceva male.
Poi ho percepito il gelido metallo della tosatrice, appoggiata in prossimità della mia basetta sinistra, il movimento lento, non potevo vedere, ma sentivo il mordere delle lame, l'emozione era frammista all'eccitazione.
La coscienza del taglio era avvalorata dalla massa di ciocche di capelli sparse dappertutto. Finalmente avevo avuto il coraggio di farmi fare un taglio corto.
Terminato il lavoro di tosatrice, il barbiere con gesti semplici, quasi meccanici, gesti a me sconosciuti, perchè ero sempre andato ha sistemarmi i capelli presso parrucchieri per uomo, ha preparato una ciotola di bianca schiuma.
Non sapevo però che il vero piacere di un taglio di capelli era nelle mani di un vecchio barbiere.
Con mano decisa ha cosparso abbondantemente le tempie e la mia nuca di calda schiuma e con abile fermezza le ha rasate con un rasoio a lama libera, il gesto mi ha quasi paralizzato ma la sensazione é stata indescrivibile.
Rifinito il tutto con le forbici sono stato girato verso lo specchio, era un lavoro grande.
Dopo aver pagato e ringraziato per l'indimenticabile esperienza, mi sono diretto in aula, godendomi il piacere e la freschezza dalla aria sulla mia nuda nuca.