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Nuovo Me da Pasvalerio
 

Tutto ha avuto inizio circa cinque anni fa.
Per motivi di lavoro, sono stato trasferito in una nuova sede, in un'altra citt�.La nuova circostanza di vita, che mi sono trovato ha vivere, mi anno creato un forte disagio iniziale, ma poi mi sono ambientato alla grande.
Con il mio trasferimento, uno dei problemi che ho dovuto affrontare, � stato quello di trovare una nuova palestra, dove potermi allenare, non sono un fissato, ma amo stare in forma e curare molto il mio aspetto, soprattutto i capelli.
Dopo diverse prove, ne ho travata una che rispondeva alle mie esigenze, ed ha iniziato un programma di allenamento.
L'istruttore a cui sono stato assegnato � un tipo particolare, un carattere chiuso, ma in pochissimo tempo siamo entrati in sintonia, ed il semplice vederci in palestra si � trasformato in una grande amicizia.Sono molte le cose che condividiamo, per�, non abbiamo lo stesso modo di intendere lo stile ed il taglio dei capelli.
Mentre io li porto in uno stile, come dire anni 70, abbastanza lunghi, mi toccano abbondantemente il collo della camicia, lui li taglia molto corti, cortissimi, alla marines.Un giorno, dopo un nostro solito allenamento, mentre eravamo nello spogliatoio, mentre, dopo aver fatto la doccia, mi asciugavo i capelli, per me il mio orgoglio biondo, Enrico, il mio amico ed istruttore mi guarda e mi dice, Alberto, dovresti pensare ad un taglio pi� corto per i tuoi capelli, i tuoi richiedono troppa cura e tempo dopo ogni seduta di allenamento, se vuoi, puoi venire con me, ora devo andare dal mio barbiere, uno reale, non un salone per signore.Il suono di quelle parole mi ha folgorato, io non mai avuto capelli corti, anche sa la tentazione c'� stata, non ho mai avuto il coraggio di agire, dopo un attimo di pausa e dopo aver esaminato il mio aspetto nello specchio, in effetti, avevo bisogno di una sistemata, ho risposto: ok, andiamo.
Durante il tragitto uno strano silenzio vigeva nella macchina, quasi potevo sentire solo il mio  deglutire  dovuto dal fatto che la gola mi  si era asciugata del tutto.Dopo un quarto d�ora siamo arrivati, il cuore ha iniziato a pompare come un treno, non sapevo pi� cosa fare se seguire Enrico o andarmene, alla fine siamo entrati.L'atmosfera del barbiere era del tutto diversa da quella del salone dove andavo io, il profumo del dopobarba, il grande specchio, le forbici, i pettini, le macchinette tagliacapelli, le poltrone di pelle rossa, un ambiente dove respiravi  l'essenza d�essere  uomo.Dopo i primi convenevoli. 
Enrico mi ha presentato al barbiere, che subito mi ha invitato a sedermi, i pensieri mi si affollavano nella mente, la gola sempre pi� arida, il cuore all'impazzata.
Con coraggio mi sono seduto, con abile gesto gia avevo la mantellina intorno al collo, il barbiere allora ha preso il pettine e mentre lo faceva scorrere tra i miei capelli folti ed ondulati, mi ha chiesto: cosa possa fare per te?
Subito Enrico che era seduto nell'altra poltrona,  con voce sicura ha risposto: rendilo uomo.
Il suono di quelle parole mi � parso sconosciuto, al che con sguardo incredulo e voce tremante, mentre il barbiere mi fissava, ho annuito con il capo,
Subito la macchinetta tagliacapelli � stata portate in vita, il barbiere allora ha afferrato la sommit� della mia testa e l' ha spinta, con decisione verso in mio torace, il quel preciso istante, ho percepito il passaggio della tosatrice sul mio collo  fino alla sommit� dal retro della testa, poi ancora e ancore, non potevo controllare quello che stava accadendo, ma il mio cuore batteva all�impazzata.Poi � venuto il tempo di lavorare le tempi, con colpo deciso prima � caduta la basetta poi tutto il tempiale, dei miei meravigliosi capelli, rimaneva solo una timida ambra.
Le ciocche si accatastavano velocemente sulla mantellina e nello specchio si profilava un nuovo me, un'immagine a me sconosciuta si rifletteva.Dopo una buana mezz'ora, il taglio era completato, dei miei capelli ne rimanevano un paio di centimetri sopra e una sfumatura fortissima e cortissima sui lati e dietro.Il nuovo Alberto era stato rifinito,
Poi � venuto il turno di Enrico, che si � fatto fare un taglio ancora pi� corto del mio.
Finito il tutto siamo usciti dal negozio,
E mentre camminavamo, Enrico mi ha detto: sono sicuro che la prossima volta andrei pi� corto, l'ho guardato e mentre con la mano mi godevo la sensazione della mia nuca appena rasata, gli ho risposto che forse aveva proprio ragione.
Cosi � stato e da quel giorno ogni 15 giorni andiamo entrambi, per un taglio di capelli tra amici al barbiere dalle poltrone rosse