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L'ordine da Pasvalerio
 

Nuovo lavoro, nuovo ufficio, nuovi colleghi, nuovo capo.

Oggi � il mio primo giorno di lavoro, devo ancora sistemare le mie cose, questo cambiamento mi agita non poco, per�, devo andare, il capo mi aspetta, deve darmi spiegazione a riguardo dei miei compiti.

Dialogo tranquillo il nostro, la tensione iniziale � svanita grazie al suo forte carisma, � un grande.

Nonostante il suo aspetto molto, come dire, severo, abito impeccabile, capelli a spazzola cortissimi, sorriso sarcastico.

Tutto � filato liscio fino a quando, mentre uscivo, sono stato richiamato: quasi dimenticavo, come ben sa, noi siamo una squadra e come tale, siamo molto affiatati, sia a livello professionale sia nell'aspetto, mi sono preso la libert� di prenderle un appuntamento del barbiere fuori la sede, i capelli devono essere corti.

Quasi istintivamente, mi sono portato le mani tra i capelli, quasi a voler sottolineare il problema, il tono di quella voce mi � parso un mix d�ordine cortesia, sapevo che la mia bella chioma era stata giudicata e condannata.

Nelle ore successive, il pensiero era sempre lo stesso, i capelli devono essere corti, in verit�, io non li ho mai avuti corti, attualmente, visto che ho la fortuna di avere una capigliatura folta, essendo lisci, li porta abbastanza lunghi, mi piace godermi la sensazione delle mie belle ciocche spesse, della nuca, tra le dita.

Sentire la �setosit� di cosi bei capelli mi suscita sensazioni di piacere quasi lussurioso.

Ora per�, dovevo abituarmi a tutt'altra sensibilit�, sconosciuta per me.

Osservavo i miei colleghi, caspita ragazzi, che sfumature audaci, in effetti, la mia chioma fluente era una nota stonata.

Dopo lavoro sono andato dal barbiere indicatomi, subito ero nella sedia, il cuore ha iniziato ad accelerare il battito, la gola arsa, la cravatta improvvisamente s� ere fatta strettissima, un senso di paura mi ha pervaso.

L'atmosfera, si � placata grazie, alla  voce pacata del giovane barbiere, tranquillo, siete in buone mani, uno stile corto le regaler� un aspetto pi� maschio e intraprendente.

Dicendo ci�, ha acceso la tosatrice, quel suono, come posso dimenticarlo, zzzzzzzzzzzz...................

Un sibilo continuo ed uniforme, poi, un cambio di tonalit�, la sensazione della grande mano del barbiere che saldamente teneva la sommit� della mia testa, il freddo metallo sulla nuca, ecco i miei capelli stavano andando.

Sentivo il mordere delle lame, la paura, lo sgomento si sono trasformati in eccitazione, un sottile piacere mi ha scosso i sensi, vedevo staccarsi grosse ciocche compatte, che non appena toccavano la mantellina si scomponevano in una cascata di morbidi e lucenti capelli.

Avrei voluto prenderli in mano, sentire la loro forza il loro vigore, ma l'emozione era tanta, troppo forte per il mio cuore.

Ad un tratto, il barbiere posto di fronte a me, con un gesto abile e svelto, con l'aiuto di un pettine ha sollevato il mio bel ciuffo, che inesorabilmente � caduto sotto un passaggio  di tosatrice, il respiro mi si � fermato, ero stordito, ma terribilmente eccitato, non immaginavo che un taglio di capelli, imposto, potesse essere cosi sofferto.

Rimossa la mantellina.Un'enorme massa di capelli � finita in terra, il mio stile era decisamente conforme a quello dei miei colleghi, per�, lavoro eccellente.