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Parrucchiere Incazzato da Palla di Biliardo
 

Era estate e faceva caldo.
Decisi di tagliarmi i capelli corti, corti sul serio.
Non sapevo che numero della tosatrice, se al due, all�uno o lo zero. Sapevo solo che li volevo corti. Andai dal mio parrucchiere Fernando.
Seduto sulla poltrona, cominciai il discorso, corti di l�, meno di qua,
un poco qua... ma lui non mi lasciava parlare.
�No, no, io so bene come fare, so bene cosa vuoi�.Allora tacqui e lo lasciai fare.
Fernando si considera un�artista �e forse lo � e dopo ben mezz�ora io sembravo uguale a com�ero entrato.
Forse un poco pi� corti sulla nuca ma il resto sembrava tale e quale. Fiero della sua opera mi mostr� con uno specchio come ero rimasto.
Gli dissi che per quello che vedevo non meritava ch�io fossi andato da lui, che volevo i capelli corti.
Allora cominci� un discorso sulle proporzioni, che se tagliava di l� non poteva lasciare di qua. Gli dissi di tagliare di qua e di l�.
Con la prudenza con cui teneva le forbici, ho capito che non sarebbe andato molto lontano. Gli dissi chiaramente che ai lati e sulla nuca volevo essere pelato.
Incominci� suo malgrado, ma con le forbici non finiva mai.
Gli sugger� di adoperare la tosatrice ma disse che la macchinetta non faceva per me. Eravamo l� gi� pi� di tre quarti, tanto che il suo assistente ed amico si mise a chiacchierare con noi.
Anche lui diceva di passarmi la tosatrice ma Fernando era orgoglioso del taglio che mi aveva fatto e non voleva rovinarlo.
Capii che la cosa non sarebbe mai finita. Allora dissi ci� che Fernando non si aspettava: �Guarda che cos� non mi piace.
Voglio un taglio da maschio! Ancora non l�hai capito?�
I fatti andarono in fretta. Rosso di ira prese una tosatrice che era sul tavolo, l�accese, e prima ch�io avesse tempo a pensare, me la mise sulla testa incominciando dalla fronte.
Come un pazzo gridava: �Questo volevi? Veh!� Non ho reagito e non rimasto fermo e muto. Con tre o quattro passate della tosatrice ho visto la pelle della testa, bianca bianca.
Fernando si � fermato un attimo, mi ha guardato in faccia aspettando una mia reazione. Ho fatto una pausa teatrale e poi ho sorriso.
S�, quello volevo ma non lo avevo detto. Quando ha finito ho suggerito di rasarmi la testa.
L�ha fatto il suo assistente, con schiuma e lametta. Quando mi sono passato la mano sopra ho scoperto una pelle fine e soave che era un piacere toccare
Quell�estate sono andato quattro o cinque volte da Fernando. Lui mi passava la macchinetta e il suo assistente mi rasava la zucca che poi brillava come una palla di biliardo.