Un brivido di freddo mi percorre la schiena, mi sono appena sdraiato nel letto ed ho appoggiato la mia nuca rasata  sul cuscino, sento il cotone fresco, un piacere inaspettato come il mio taglio di capelli di questa mattina.
Oggi avendo un giorno di riposo dal lavoro, sono uscito di buon ora da casa, come si sa, tutte le commissioni rimandate per motivi pi� importanti, come il lavoro, si concentra tutto nell'unico giorno che non si lavora.
A met� mattinata, mentre camminavo indaffarato, mi sono sentito chiamare, era il mio migliore amico e collega, subito mi sono fermato e voltandomi l'ho visto per met� sporto dalla porta di un negozio, che avevo appena oltrepassato.
Nel vederlo, sono tornato indietro, e dopo esserci salutati, ho notato che si trattava di un negozio di barbiere, lui era l� per un taglio di capelli, mentre parlavamo, mi ha afferrato per un braccio e mi ha trascinato, quasi contro il mio volere, nel negozio.
Nell'entrare, subito mi sono reso conto di trovarmi in una situazione completamente diversa da quella che abitualmente vivo quando vado dal mio parrucchiere di fiducia, grandi specchi, poltrone di pelle scura, un odore pungente di lozione dopobarba, foto di tagli di capelli tutti rigorosamente molto corti,
Una sottile paura intrisa di piacere incoscio mi ha scosso i sensi, era passato tanto, troppo tempo dalle mie visite mensili dal barbiere fatte da bambino, i capelli ora li portavo in uno stile decisamente pi� lungo, amo la sensibilit� dei riccioli sulla nuca,  sollevati dal collo della camicia, la sensazione di piacere nel sentirli scorrere tra le dita.
Mentre lo sguardo spaziava tra i vari elementi, il mio amico era gi� sotto per il taglio, all'improvviso, mi sento chiamare, l'altro barbiere mi invita a sedermi, subito la voce del mio amico, dai vieni, datti una bella tagliata a quella zazzera, finalmente ti farai un taglio da vero uomo in un posto per veri uomini.
Era tutto cosi improvviso, inaspettato, indugiavo nel sedermi ma nello stesso tempo morivo dalla voglia di vivermi questa esperienza.
Fattomi coraggio, dopo aver preso fiato, mi sono seduto, subito la mantellina era intorno al mio collo, sentivo forte e chiaro il ronzio della tosatrice che il barbiere stava adoperando tra i capelli del mio amico, i suoi capelli gi� corti per me, venivano ridotti quasi ad un nulla, un profilo bello e pulito, si delineava al mio fianco, sentivo crescere in me la tensione, il palmo delle mani sudato e serrato ai braccioli della poltrona, la gola secca, il cuore che correva come un treno.
La tensione si � allentata, mentre sentivo scorrere il pettine tra i miei capelli, mi vedevo riflesso e mi ammiravo compiaciuto del mio aspetto, perso nei miei pensieri, non ho percepito la voce del barbiere che aspettava istruzioni e nello stesso tempo neanche quella del mio amico che ha chiesto per me lo stesso suo taglio, cio� cortissimo.
Alla domanda di conferma del barbiere nei miei confronti, distrattamente ho risposto si, non potevo credere ai miei occhi, subito il ruggito della tosatrice, un passaggio netto e deciso, la mia tempia era nuda, una copiosa ciocca di folti capelli � mollemente caduta prima sulla mia spalla poi rotolando dolcemente � scivolata sulla mantellina, volevo morire, una sensazione folle mi ha  cortocircuitato il cervello,
Passaggio dopo passaggio, i miei capelli cadevano , lasciando il posto alla nuda pelle,
Un massacro, nel vedere la scena, nel sentire quel ronzio inarrestabile della macchinetta, nel percepire i freddo metallo,
Il dispiacere nell'aver tagliato i miei capelli si � trasformato in eccitazione, un piacere inaspettato e forse da tempo atteso mi hanno pervaso.
Man mano che il taglio progrediva, la vista dei miei lunghi capelli tagliati mi riempiva di piacere, volevo che quel momento non finisse mai.
Terminato il tutto, quasi non mi riconoscevo riflesso nel grande specchio del barbiere, un lavoro eccellente,
Poi, un bel caff�, bevuto con il mio amico e compagno d�avventura.
Da quel giorno puntualmente ogni tre settimane andiamo insieme dal barbiere per farci tagliare i capelli.