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La Parata da Pasvalerio
 

Si respira aria di festa, la banda che suona allegramente, la gente che con le bandierine patriottiche nelle mani saluta i soldati, è un'atmosfera veramente coinvolgente.

Eccoli, sono ragazzi fieri e composti che marciano coordinati da un unico ideale, la libertà, certo ci sarebbe tanto da dire ma oggi mi limito a godermi la festa della marina.

Sfilano ordinati e impettiti nelle loro uniformi tirate a lucido per l'occasione, e poi si intravedono dai berretti le loro nuche rasate, sono splendide, come per istinto mi passo la mano tra i capelli, li sento lunghi e folti, certo tutto un'altra situazione rispetto ai ragazzi che sfilano.

Ora si fermano, uno strano rituale militare di presentazione delle armi, proprio davanti a me, c'è un giovane fante, forte e fiero nella sua divisa, mi colpisce la luce del sole che si riflette sui cortissimi capelli biondi, è pazzesco, in quel momento, la mia mente incomincia a fantasticare sulla possibilità di un taglio di capelli come quello, visto che anche io ho i capelli biondi una sfumatura cosi corta, avrebbe lo stesso effetto di quel tipo, pazzesco, ma veramente eccitante.

La mia mano continua a scorrere tra i capelli, sento crescere in me il desideroso di tagliarli, un misto d'emozioni, non ho mai avuto un taglio cosi, prima d'ora, anche perchè nel salone dove vado abitualmente, è molto difficile avere un taglio corto.

Esco dalla folla, preso dal mio pensiero e dalla mia voglia improvvisa, la mia attenzione cade su un piccolo palo da barbiere rotante, mi avvicino, dalla vetrina si intravede un piccolo negozio molto classico, poltrone di pelle, pavimento di legno, grandi specchi, tutto una seria di tosatrici forbici pettini rasoi, i miei occhi si illuminano, ho trovato il posto adatto a me.

Con decisione, dopo un bel respiro entro, subito mi accorgo di trovarmi in un mondo tutto nostro, un mondo di uomini, dai pennelli da barba trasuda un odore forte e pungente, ma estremamente eccitante.

Subito sono in poltrona, la mantellina intorno al mio collo, mentre mi accingo ha parlare, la voce del barbiere mi precede, un bel taglio come i ragazzi là fuori, stupito vi volto per fissarlo negli occhi, poi un bel sorriso e dico di si.

Il lavoro incessante delle tosatrice che taglia i miei capelli, i pettine che separa ed alza le folti ciocche preparandole alla ronzata, una moltitudine di biondi capelli che si accatastano sulle mie spalle sulla mantellina, sul pavimento.

Percepisco il freddo metallo della macchinetta che dalla base della nuca lenta ma inesorabile scorre fino alla sommità della testa.

Strisce di nuda pelle  si sostituiscono ad un chioma fluente, un massacro, ma è tutto di un rincorrersi di emozioni.

Tutto è compiuto, troppo in fretta, esco, e mi vedo riflesso nella vetrata del barbiere, il sole mi illumina la mia nuca rasata di fresco, è pazzesco, vedo la stessa luce riflessa sui cortissimi capelli biondi.