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Una nipotina pestifera da Pasvalerio
 

Non posso credere che sia potuto succedere, per la miseria è difficile molto difficile riuscire ad avere i nervi saldi quando si ha a che fare con i bambini, Dio mio, questa volta il prezzo è stato troppo alto.
Ieri sono andato a trovare mio fratello, o meglio la mia nipotina, barbara ha cinque anni l'adoro, è un piccola peste ma  al momento opportuno con un sorriso mi fa sciogliere come neve al sole.
Dopo aver pranzato sono andato in salotto a vedere un film, mentre ero stravaccato sul divano ho preso sonno, la stanchezza delle notti brave del fine settimana hanno avuto il meglio su la mia resistenza.
Mentre dormivo, barbara ha avuto la splendida idea di tagliarmi una bella ciocca di capelli sul lato della testa, capelli che gli servivano per un bambolina di pezza che la nonna gli stava facendo, vista che io ho i capelli lunghi, una vera meraviglia, il mio orgoglio, amo sentirli tra le dita, amo quando le donne me li accarezzano, una criniera foltissima e color d'oro.
Avendone tanti ed essendo veramente belli, non so cosa gli sia passato per la mente a quella piccola pesta sta di fatto che per poco non morivo quando mi sono visto allo specchio, un brivido di terrore una doccia fredda, i miei meravigliosi capelli era condannati lo sapevo che non c'era nessuna possibilità di porre rimedio se non  una bella tagliata.
Con un capello in testa, infuriato ma nello stesso tempo divertito per la strana situazione, sono andato dal mio barbiere che appena tolto il capello, qual maledetto, � scoppiato in un grossa risata esclamando, finalmente ora ti farai un bel taglio corto, sentendolo ridere di me e quasi esultare, anche se è un caro amico, un bel pugno non guasta.
Per rimediare al danno, il barbiere si è subito messo all'opera, non ci poso credere, sono cosi belli, e pure stacco cadendo, ecco li vedo staccarsi sotto i colpi delle forbici, ad ogni schiocco il mio cuore batte sempre più velocemente.
In poco tempo la mantellina è piena di ciocche dorate sul pavimento un tappeto lucente,
Calpestato quasi con gioia da quel malefico, un taglio il mio forse tanto atteso dal barbiere ma mai mi sarei sognato di farmelo fare, i miei capelli sono cosi preziosi per me.
Ora tutto è diverso sono seduto su questa poltrona, mi stanno tosando come un pecora, non ci posso credere che stia succedendo davvero, ora è tutto troppo tardi, non si può fare altrimenti.

Rifinito il tutto, quasi non mi riconosco riflesso nello specchio, però in fin dei conti non è stata una cattiva idea un bel taglio corto, per questi mesi a venire mi godrò la mia nuca rasata.