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Non ho potuto decidere da Pasvalerio
 

Oggi sono andato dal mio barbiere di fiducia per una sistemata ai capelli, abitualmente lo visito ogni mese, avendo uno stile di lunghezza media, il taglio di solito si riduce ad una riordinatina generale.
Questa volta le cose sono andate diversamente, Gennaro, questo è il nome del mio barbiere oggi era in vena, come dire militaresca.
Appena arrivato, nella poltrona sotto per un taglio c'era un tipo, più o meno della mia età, capelli corti tirati tutti in avanti e con il ciuffetto un pò sparato, una figata, dalla quantità di capelli sul pavimento ho subito capito che il suo era stato un taglio importante.
nell'attesa del mio turno, osservavo i movimenti svelti e abili di Gennaro, è proprio un maestro, un tocco il suo, di mano esperta.
Rifinito il tutto, ora toccava a me, in realtà, questa volta non avevo nessuna intenzione di farmi fare il solito taglio, per questo motivo ho preso un album fotografico, contenente immagini di tagli di capelli per avere ispirazione, mentre lo guardavo, ho sentito la stretta presa delle mani del barbiere sulle mie spalle poi la sua voce, cambiamento di look oggi, stai tranquillo a te ci penso io, quella voce quelle parole mi hanno completamente spiazzato, non ho potuto rifiutarmi di affidare i miei preziosi capelli nelle mani di una persona che stimo ed ammiro molto.
Mentre sentivo il serrare della mantellina intorno al mio collo, uno stato d'ansia mi ha pervaso, come sarebbe stato il mio taglio, d'altro canto lui conosce i miei gusti, sì però, un cambiamento, detto con quel tono di voce, faceva presagire un taglio corto.
Subito la tosatrice era a lavoro, in men che non si dica aveva già masticato tutti capelli sulle tempie, poi la stretta presa della mia testa, spinta verso il torace, via sulla mia nuca, poco tempo sono bastati affinchè dei miei capelli rimanesse uno strano cespuglio sulla testa.
Ora la tosatrice era spenta, il pettine lavorava frenetico, lo schiocco delle forbici, le ciocche tirate a destra poi a sinistra, dal dietro verso il davanti, i capelli prima serrati tra le dita, poi  tagliati,  che caevano davanti agli occhi per poi finire sulla mantellina, un vero spettacolo.
Vedevo l'espressione divertita, quasi goduriosa di Gennaro che in quel momento stava facendo dei miei capelli quello che lui voleva.
Tutto si è concluso in fretta, troppo in fretta per l'intensità del momento, ora però ho un taglio come dire estremamente piacevole anche se molto più corto di quello che non avrei mai avuto il coraggio di chiedere.

Penso che il mio prossimo taglio lo farò di nuovo decidere a lui.