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I tre Bagnini da Enrico - I Parte
 

Sta iniziando la stagione estiva e anche quest�anno sono alla ricerca di un�occupazione. Abito vicino ad un posto di mare e cosi gi� da qualche anno trovo lavoro come bagnino negli stabilimenti balneari di zona.

Anche quest�anno � andata cosi: ho lavorato nello stabilimento balneare pi� grande della zona, ho conosciuto Franco e Luca ed � stata un�esperienza iniziata in modo un po� strano ma tutto sommato divertente e sulla mia testa nel tempo ha lasciato delle piacevoli conseguenze.

Incomincia tutto a fine maggio, giro fra i vari stabilimenti fra cui anche questo, dove conosco il titolare, Massimo, un tipo massiccio sui 45. D�inverno collabora con una palestra ed � un assai scontroso ed esigente in quello che chiede ai suoi collaboratori. E� il classico tipo che ti mette un po� di timore, lui lo sa e su questo ci gioca.. Abbronzantissimo, tatuato, pizzo appena accennato ma molto curato ed un taglio di capelli completamente rasato.

Facciamo un colloquio e gli racconto le mie esperienze lavorative: chi sono e cosa faccio. Evidentemente gli sono piaciuto subito perch� molto deciso mi dice: �qui siamo in spiaggia ma non per fare i fighetti; qui si lavora duro dalle 6,30 del mattino alle 20,00 di sera. Lo stipendio � buono, puoi compararlo con qualche altra offerta se vuoi, ma vedrai che non trovi nulla; per� io dai miei ragazzi voglio il massimo: muscoli e sudore. C�e il turno di guardia ai bagnanti, ma c�e anche da sistemare la spiaggia mantenere i pedal� e pulire bar, spogliatoi e cessi. E� chiaro che qui alla prima che fai vai fuori dalle palle�.  ..Azzo pi� chiaro di cosi, e poi continua: �se ti interessa luned� mattina trovati qui alle 08,00�.

Non potevo crederci lui era disposto ad assumermi. C�era da lavorare sodo ma per un bel gruzzolo. Rispondo: �luned� alle 08,00 in punto sar� da lei signore!�.

Il luned� alle 08,00 puntuale mi presento allo stabilimento come stabilito. Il titolare non c�e, mi fanno accomodare in una zona ristoro riservata al personale dello stabilimento. Mi dicono di aspettare e sono molto gentili con me. Dopo poco arriva un altro ragazzo, pi� o meno della mia stessa et�.  Si presenta, � Luca, un tipo sportivo dalla battuta pronta con orecchino, tatuaggio e i capelli a doppio taglio, in pratica sfumati sulla nuca e lunghi sulla testa e sui lati raccolti in una coda di circa 15 cm di lunghezza.

Si fa avanti e mi dice: �anche tu qui per il lavoro da bagnino?� ed io confermo.

Facciamo un paio di chiacchiere ed aspettiamo una buona mezzora. Poi arriva il titolare nel suo massimo splendore con una bandana nera sulla testa, con lui un altro ragazzo, anch�esso pi� o meno mio coetaneo, moro con capelli a ricci piuttosto grandi e lunghi che gli arrivavano ampiamente alle spalle. Il ragazzo si presenta, il suo nome � Franco.

Massimo, il titolare, inizia: �Allora ragazzi voi sarete i miei bagnini per tutta l�estate� e comincia a spiegare lavoro, orari, regole. La cosa va avanti una buona mezzora. E� un tipo chiaro e diretto, esigente magari anche un po� duro ma di cui fidarsi.

Facciamo un giro dello stabilimento ci fa vedere tutto ed alla fine ci porta al bar e ci offre da bere.

Davanti ad una birra ci dice: �Ragazzi, Voi avete la mia massima fiducia .. ma da voi voglio ordine e seriet�. Non siete in spiaggia per fare i fighetti quindi non vi voglio vedere ronzare dietro alle clienti. La clientela qui � di un certo tipo quindi il vostro aspetto deve essere curato. Barba o pizzo fate come cazzo volete ma deve essere curato, i capelli, invece, li portate come dico io !�. A questa affermazione il gelo fra noi tre. Ci guardiamo in silenzio senza fiatare un po� allibiti dalla imposizione quasi fossimo a militare o in una situazione d�altri tempi.. Massimo, il titolare, continua a guardarci, serio, ci studia ad uno ad uno con uno sguardo quasi minaccioso. Noi eravamo un po� intimoriti, e scoprimmo poi che Massimo, provava un forte godimento, nell�imporre un taglio di capelli a ragazzi giovani e ribelli come noi.

Nessuno parlava alla fine Luca che avrebbe visto sacrificato il suo codino chiese: �E come vorrebbe che li portassimo i capelli?�. Massimo alza la mano e si toglie la bandana mostrando la sua testa. La risposta � eloquente e Luca esclama �.Azzz!�. Io guardo Franco e i suoi bei riccioli e lui abbassa la testa.

Ancora in minuto di silenzio, non si sapeva che dire. Alla fine Massimo rompe il silenzio: �Ragazzi, se volete queste sono le regole per chi lavora con me, ma se non vi piacciono siete liberi di andarvene ora. Se state qui non voglio i ripensamenti, si rispettano le regole!�. Si alza e se ne va lasciandoci nel pi� totale sconforto.

Ci guardiamo, Luca � agitatissimo e vuole andarsene. Franco dice subito: �Ragazzi io devo rimanere ho bisogno dei soldi non posso farmi scappare questo lavoro�.  Luca invece protesta� �Ma come si permette, dai, ma potr� portare i capelli come cazzo voglio??�. Io sto a met�, Luca ha ragione ma i soldi fanno comodo. Io ho i capelli leggermente pi� corti dei loro, biondi, ma comunque anche con la mia testa il barbiere farebbe una gran festa.

Rimaniamo a discutere un quarto d�ora. Franco � deciso, � una scelta obbligata. Io sto con Franco, d�altronde i soldi sono parecchi per degli sbarbati come noi. Luca, che � un tipo simpaticissimo con cui si lega in pochi minuti; lui non ci sta; lui � un po� testa di cazzo su queste cose, un ribelle. Franco ed Io vogliamo che rimanga anche lui; in quella mezz�ora abbiamo creato una buona amicizia. Luca alla fine accetta.

Andiamo da Massimo che nel frattempo era nel retro del bar, mi faccio avanti io e gli dico: �Senta Sig. Massimo, noi avremmo intenzione di accettare la sua offerta per cui possiamo incominciare a lavorare. Certo per� che la sua richiesta sui capelli � un po� forte .. siamo dei ragazzi e portare i capelli rasati � lo sa�.. anche con le ragazze, magari possiamo andare dai nostri parrucchieri e possiamo chiedere di accorciarli un pochino per metterci pi� in ordine..� Massimo mi interrompe: �le regole ve le ho dette, sono quelle, e non si discutono �� prendere o lasciare �. Mi giro verso Luca e Franco, non abbiamo scelta. Franco risponde per tutti: �Ok, va bene�. Bene ragazzi, andate a mio nome nel negozio di articoli sportivi qui in centro, li vi daranno magliette, costume ed altra roba che vi serve per il lavoro. Fatevi pure un giro, vi voglio qui alle 12,00 puntuali che mangiamo qualcosa e vi porto dal mio barbiere�.

Massimo non andava troppo per il sottile. La questione capelli la voleva risolvere velocemente e questo era drammatico per noi. Eravamo tutti incazzati perch� questo rappresentava una costrizione e per noi ragazzi le imposizioni sono sempre male accettate. Discutiamo molto� Luca addirittura voleva denunciarlo� poi cerchiamo di farcene una ragione perch�, alla fine, i soldi servono a tutti.

Le 12,00 vengono in fretta. Ritorniamo allo stabilimento. Massimo � li e chiede alla ragazza del bar di servirci qualcosa da mangiare. E� un boccone un po� amaro. Intanto lui � al telefono, capiamo che sta parlando al barbiere: ��.si �.. � e ride � �. per l�una siamo li � mi dispiace che ti fotto la pausa pranzo ..� si sono in tre quest�anno �.. va bene se si pu� fermare anche lui allora li facciamo contemporaneamente e in mezzora abbiamo finito�.. si si � ok � arriviamo�.

Posa la cornette e poi: �Ragazzi cinque minuti e vi voglio pronti. Vi porto dal barbiere�.

Eseguiamo a malincuore � Luca continua a brontolare� Saliamo sull�auto di Massimo, una cabrio, giusto per inquadrare il tipo,  e in un attimo siamo dal barbiere.