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I tre Bagnini da Enrico - III Parte
 

L�estate trascorre, si lavora sodo, ma con soddisfazione. Massimo, il nostro capo, colui che non permetteva ai nostri capelli di arrivare al centimetro di lunghezza, si era rivelato un buon datore di lavoro e tutto sommato anche un buon amico.

La stagione stava per terminare, ed in questi ultimi giorni c�era molto da fare, perch� bisognava smontare le attrezzature e ricoverarle per la stagione invernale.

Era un marted� ed il lavoro era quasi ultimato.  Massimo si intratteneva con noi tre scherzando fino a quando ci disse: �Allora ragazzi, oggi � l�ultimo giorno � � stato un piacere lavorare con Voi siete stati molto bravi e soprattutto affidabili�.  Questa sera vi offro l�ultima visita gratuita dal barbiere e vi prego di non rifiutarla�.

Oramai alle tosature c�eravamo ben abituati. Le visite da Giuseppe e Luigi erano quindicinali e le nostre teste rimanevano sempre con un paio di millimetri di peluria. In un momento di gioia, forse dovuto al fatto che era l�ultimo giorno di lavoro, rispondemmo tutti e tre che non ci saremmo persi la visita dal barbiere nemmeno morti.

E cosi fu. Lavorammo il pomeriggio e la sera, intorno alle 19.30, Massimo ci richiam� all�ordine per andare a far visita al barbiere.

Lo spirito con cui salimmo sull�auto di Massimo per il breve viaggio era veramente diverso rispetto al primo giorno. Si rideva e si scherzava, i capelli corti non erano pi� un problema, anzi, erano una praticit� indiscutibile.

Quindi arrivammo dal barbiere facendo un gran fracasso e un po� su di giri. L� ci aspettavano Luigi e Giuseppe come il primo giorno, ma l�atmosfera era ben diversa.

Loro avevano tardato la chiusura del negozio per poterci fare l�ultimo taglio.

Senza farci pregare ci sediamo sulle tre sedie; Luca richiama Massimo e lo prega con aria un po� indisponente ma scherzosa, di fare un bel taglio molto curato. Luca era un rompicoglioni incredibile!

Massimo rispondeva per le rime a Luca: �Stia tranquillo, le riservo un trattamento speciale per lei�.�.

In breve tutti e tre avevamo la mantellina al collo come il primo giorno. Luigi avrebbe tagliato i miei capelli, Giuseppe si prendeva cura di Franco e Massimo avrebbe servito Luca.

Dire che eravamo eccitati era poco. Ridevamo come dei pazzi.

Le tre tosatrici partirono all�unisono, senza protezione come il solito, e cominciarono a solcare le nostre teste. Il rumore era assordante e vedere i tre barbieri al lavoro era uno spettacolo. Decisi mentre ranzavano alla grande, ma c�era assai poco da ranzare sulle nostre teste !

Noi eravamo allegri e sparavamo cazzate a go-go.

Luigi fu� il primo a terminare e la mia testa era a zero. Mi tolse la mantellina ed io cercai di alzarmi. Lui mi blocc� con le sue mani grandi: �Fermo li! Non abbiamo ancora finito��. Io rimasi seduto mentre Luigi si avvicinava alla mensola dove erano messi gli attrezzi del mestiere. Poi si volt� verso di me ed in mano aveva un pennello da barba e la vaschetta della schiuma. Subito non capii e pensai che volesse radermi, ma fu questione di qualche secondo ed il pennello accarezz� la mia testa.

Luigi insapono la mia testa con il pennello ed io rimasi l� come un pezzo di ghiaccio. Un brivido, stavo quasi tremando dalla emozione, era indescrivibile! Era la prima volta che ero sottoposto ad una rasatura totale. Avevo lo sguardo fisso verso lo specchio e da quel momento non aprii pi� bocca; ero paralizzato mentre il pennello percorreva la mia testa nella sua completezza. A destra e a sinistra, sulla fronte, sulle orecchie. In poco la testa era completamente bianca ricolma di schiuma. Era una sensazione da sballo.

Mentre io ero in pieno delirio e sublime godimento per quel rito di rasatura al quale non mi sarei ribellato, Franco e Luca mi guardavano interdetti mentre Giuseppe e Massimo stavano ripetendo la stessa operazione sulle loro teste. La nostra loquacit� era improvvisamente scomparsa ed il clima era quello del primo taglio di capelli dell�estate. Due esperienze nuove che non avevamo mai provato. Prima un bel taglio drastico di capelli e poi la rasatura totale!

In questo silenzio, Luigi prese un rasoio a mano e cominci� a radermi. Si mise su un fianco e mi fece chinare la testa di lato. Pose la lama sulla mia testa e cominci� a farla scorrere dall�alto verso il basso in modo delicato e molto lentamente.

Io stavo fermo, timoroso del fatto che un mio movimento avrebbe avuto conseguenze drammatiche sulla mia testa. Sentivo quel lieve rumore del rasoio a contatto della testa che radeva completamente la peluria e raccoglieva la schiuma da barba.

Chiusi gli occhi e mi godetti questo momento di estasi.

La delicatezza di Luigi era eccezionale e l�operazione di rasatura prosegui per una buona mezz�ora. Anche Franco e Luca rimasero in silenzio. Io vedevo attraverso lo specchio la faccia di Luca visibilmente rilassata. I suoi occhi erano chiusi come se stesse ricevendo un massaggio.

Io continuavo a sentire il rasoio che percorreva la mia testa, dietro fino ad arrivare in fondo alla nuca. Ad ogni passaggio di rasoio Luigi raccoglieva in una bacinella la schiuma portata via. Era un rito lunghissimo.

Circa 45 minuti di silenzio in cui le nostre teste erano ripulite e rasate a dovere. Era il top del taglio che si poteva effettuare. Da l� in poi nessun taglio di capelli sarebbe stato per noi una novit�. Eravamo abituati a tutto.

L�operazione fin� quasi in contemporanea per tutti.  Anche Massimo, pur non essendo barbiere, aveva curato con molta seriet� la testa di Luca. Il codino che Luca aveva ad inizio estate era ormai un ricordo lontano.

L�ultimo passaggio fu di avvolgere le nostre teste dentro un panno caldo. Luigi massaggiava la mia testa, mentre io mi rilassavo sempre di pi� abbandonato completamente. Tutti e tre eravamo seduti e completamente abbandonati nelle sedie nelle mani dei nostri barbieri.

Il godimento fin� dopo pochi minuti� ma era stata un�esperienza indescrivibile. Ci alzammo dalle sedie prima io poi Franco ed infine Luca. Tutti in silenzio e, come prima reazione dopo essere stati liberati dalla mantellina, fu di toccarsi la testa l'uno con l'altro. Era una nuova esperienza, la testa era incredibilmente liscia e vellutata al tatto. Non apriamo bocca e continuiamo ad accarezzarci.

Giuseppe, il proprietario, ruppe il silenzio: �Allora ragazzi, che ne dite? Non si finisce mai di fare esperienze!�. Franco rispose per tutti: �E� una sensazione stranissima. Piacere, paura, eccitazione, � difficile descrivere �.. o forse s� � � meglio di una scopata! � allora Luigi, il mio barbiere aggiunse: � Godetevi questo momento�.

Rimanemmo l� come degli stupidi. Poi Massimo si avvicin� a noi e ci riun� con le braccia: �Siete stati tre ragazzi fantastici. I migliori che mi potessero capitare. Questo � il mio regalo per aver lavorato con me per tutta l�estate. Vi ho regalato questa nuova sensazione, che da soli non avreste mai avuto il coraggio di provare, e spero che queste prove vi aiutino ad essere pi� liberi nelle vostre scelte future�.

Io, Luca, Franco e Massimo ci unimmo in un unico abbraccio, toccandoci a vicenda le pelate e ridendo fragorosamente.

Massimo rimarr� per noi una persona indimenticabile.