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Da Bambino ad Uomo da Enrico - I Parte
 

Da un paio di sere a cena si riproponeva un tema sempre pi� scottante. Mio padre e mia madre continuavano a discutere sul fatto che io, oramai cresciuto, avrei dovuto essere portato da un barbiere per uomo.

Sembra una banalit�, ma i miei si accanivano parecchio ed io li osservavo stupito con la mia innocenza di dodicenne. Fino a quel momento mia madre mi aveva sempre portato dalla sua parrucchiera che mi tagliava i capelli. I miei capelli sono biondi, lisci ma molto folti e lunghi perch� mia madre si assicurava che la parrucchiera tagliasse il meno possibile seguendo personalmente ogni taglio. Persino una volta, la parrucchiera, riprese mia madre dicendo che oramai da ragazzino avrei dovuto portare i capelli con un taglio un po� pi� alla moda e corto, ma lei si rifiutava categoricamente, cosi mi ritrovavo con un ciuffo enorme, capelli costantemente negli occhi, orecchie coperte e collo coperto da masse di capelli. 

Io non mi ero mai ribellato a queste regole. Cosi voleva mia madre ed io non discutevo. Per�, ragionando bene, l�insistenza di mio padre non era fuori luogo, oramai a 12 anni non ero pi� un bambino e forse una bella tagliata cominciava ad essere necessaria.

 

Una sera a cena l�ennesima discussione. Mio padre che sbraitava: �Ma non lo vedi, sembra una ragazza, con quei cazzo di capelli sugli  occhi e sul collo � � poi si alza verso di me  e mettendosi alle spalle mi raccoglie con le mani i capelli fino a formare una  folta coda  e poi esclama .. �e� un ragazzo �sto qui�.. sar� pure bello perch� biondo per� a tutto c�e un limite�. Mio padre era un tipo piuttosto intransigente. La discussione proseguiva e sapevo che quella sera una decisione si sarebbe presa. La cosa andava alle lunghe � Alla fine prendo coraggio e decido di intervenire: �Mamma, forse e� il momento che vada con pap� dal barbiere. Ho 12 anni sono gi� grande!�.

A quelle mie parole il silenzio. Mia madre annu� e disse: �Se e� questo che vuoi � fai pure�.

Mio padre si avvicin� e mi accarezzo i capelli scompigliandoli per bene e mi disse �Bravo Ale, in settimana ti porto dal mio barbiere�. Il suo tono era molto rassicurante. Sarebbe stata un�esperienza diversa, ma al tempo stesso sarei stato protetto. Mi avrebbero tagliato i capelli, quello lo sapevo perfettamente, ma non sarebbe stato un dramma dal momento che anche mio padre porta i capelli a media lunghezza e mai l�ho visto con capelli pi� corti.

Arriva il sabato e mio padre mi avvisa che alle 14: 30 saremmo andati dal barbiere. Presto perch� al sabato c�e� sempre molta gente.

E cosi alle 14,15 in punto si parte. Con l�auto si va in centro e in poco siamo davanti alla porta del barbiere.  Ho cominciato ad avere un po� di timore� un senso di eccitazione misto a paura tipico di un�esperienza nuova � e, in effetti, appena entrati il clima era molto diverso rispetto a quello cui ero abituato dalla parrucchiera di mia madre.

Qui solo uomini con barba e capelli generalmente molto pi� corti dei miei. Appena entrato provo un enorme disagio. Davanti a me ci sono 3 parrucchieri che stanno gi� lavorando 3 clienti. Forbici che schioccano decise, ciocche di capelli che cadono, ronzio di una macchinetta che stava eliminando una folta barba di un cliente che continuava a ripetere che il taglio della barba aveva, per lui un significato importante perch� la teneva da 15 anni� Il negozio era gi� pieno. C�erano 5 persone in attesa e 3 sotto taglio.

Come dicevo disagio e paura; tanto da cercare con insistenza gli occhi di mio padre. Non dico nulla ma con  i miei occhi lo supplico di portarmi via. Lui mi accarezza e mi invita a sedere vicino ad un tizio che sta aspettando il suo turno.  Questo mi guarda con insistenza .. io gli sorrido e poi abbasso lo sguardo, nel contempo si rivolge a mio padre e gli dice :�E� tuo figlio?� e alzandomi i capelli dagli occhi per vedermi bene il volto continua: �Si e� un maschio mi sembra�. Mio padre risponde serio : �Si e� Alessandro, mio figlio� e poi con una punta di orgoglio aggiunge :�E la sua prima volta dal barbiere!�. A quella affermazione praticamente tutte le persone presenti nel negozio si girano verso di me e mi guardano. Un imbarazzo terribile. Il barbiere pi� anziano dei tre si ferma e mi guarda come per studiarmi e per capire cosa c�e� da fare .� abbozza una mezza risata con espressione furba e continua il suo lavoro.

Passa il tempo ed entra altra gente � alla fine, dopo pi� di un�ora di tribolazione arriva il nostro turno. E�sempre il barbiere pi� anziano che si rivolge a mio padre: �Tocca a te ? faccio te o il ragazzo ?�. Mio padre si rivolge verso di me e dice: �Fai il ragazzo, siamo qui per lui�.

CONTINUA