HOME ARCHIVIO INVIA STORIA LINKS I BARBIERI  
Da Bambino ad Uomo da Enrico - II Parte
 

Mi alzo e mi dirigo verso il barbiere, sono visibilmente spaventato �. Mi sentivo solo e abbandonato, anche se mio padre era l� con me� io avevo cercato di fargli capire che non volevo pi� stare l� e lui lo aveva sicuramente capito, ma aveva tenuto duro.

Mi avvicino al barbiere che mi guarda e mi dice: �Allora ! su con la vita � non guardarmi con quegli occhi!  Mica devo ammazzarti, ti devo solo tagliare i capelli�. Sistema un cuscino sulla sedia in modo che rimanga seduto pi� alto e mi fa cenno di sedere.

Sono impietrito, sguardo verso lo specchio dove vedo il barbiere che si muove dietro di me� alza la sedia per facilitare il suo lavoro poi prende la mantellina e me la mette intorno al collo.

La mantellina e� orrenda, un azzurro chiaro�. E pensare che io ero abituato a tutt�altro ambiente � mantelline colorate, signore gentili che dicevano a mia madre: �Ma che bel ragazzino, le fa un po� spuntare i capelli �. e smancerie di questo tipo�

Il barbiere inizia a pettinarmi con uno sguardo ai capelli ed uno sguardo a me attraverso lo specchio, continua in modo tranquillo. dietro passa le mani fra i capelli dal basso verso l�alto per vedere l�entit� di capelli� Quel gesto mi scopre il collo, la sua mano scivola sulla mia testa quasi la accarezza. Ho un brivido lungo la schiena. Nel contempo mi guarda negli occhi attraverso lo specchio ed esclama con aria severa: �Qui abbiamo da lavorare un bel po���.

Sono impietrito... nello specchio cerco gli occhi di mio padre per conforto e per un�ultima supplica � PORTAMI VIA TI PREGO�. Ma lui e� chino, distratto, legge un giornale�

Il barbiere continua a pettinare, e� un prologo interminabile. Ora pettina il ciuffo in avanti e mi copre tutti gli occhi. Credo lo faccia volutamente � si , vuole umiliarmi�Stessa cosa ai lati , i capelli sono pettinati dritti verso il basso, i miei occhi e le mie orecchie sono completamente coperte.

 

A questo punto il barbiere si ferma e mi guarda per qualche istante allo specchio come per guardare la situazione attuale.

Il barbiere e� un tipo alto e calvo, corporatura normale. E� il proprietario del locale, gli altri due sono dipendenti molto pi� giovani di lui. Generalmente si occupano di uomini giovani o adolescenti che chiedono tagli alla moda. Al proprietario rimane generalmente il resto� barbe e capelli di ragazzini e uomini pi� anziani�

 

A questo punto si avvicina a me, probabilmente intuisce il mio stato d�animo�. i miei  occhi sono lucidi anche se non si vedono e il naso sta colando� sintomo che sono assai vicino al pianto�

Mi accarezza ancora una volta la testa fino al collo e con un pugno trattiene un po� di capelli sulla nuca�.e comincia a stiracchiarli in modo amichevole (almeno secondo lui). Si gira verso mio padre e con voce autoritaria dice: �Allora, lasci fare a me?�, mio padre non risponde, ed il parrucchiere continua �Sai come la penso io su come devono portare i capelli i ragazzini��. Il suo tono minaccioso alludeva, evidentemente ad un bel taglio corto, ma non sentivo la voce di mio padre.

 

Nel mentre la prima lacrima stava scendendo.

 

Il barbiere si avvicina al mobile e prende una tosatrice. Mette la protezione e si mette dietro di me. Riesco a malapena a vedere perch� i capelli mi coprono completamente gli occhi.

Poi parte il ronzio � un rumore sordo�la mano del barbiere spinge la mia testa in basso e in poco la tosatrice parte. Il ronzio si fa pi� insistente come a sentire in modo chiaro il rumore di ogni capello che veniva tagliato.

Procede lentamente verso l�alto poi viene agitata per fare cadere i capelli che vengono lentamente rasati.

Un taglio lento ed interminabile� il barbiere continuava a fare il suo lavoro con cura facendo cadere montagne di capelli sul pavimento. Continuava incessantemente e sentivo di avere gli occhi di tutti su di me� Era un taglio esemplare quello che mi veniva fatto. Un taglio giusto per un ragazzino di dodici anni. Corto, pratico e maschile.

 Terminata la parte dietro, il barbiere proseguiva ai lati sempre con lo stesso ritmo... In mezz�ora la testa era scoperta ed i capelli andati, rimaneva solo il ciuffo ancora sugli occhi.

Su quello forse un po� di indecisione � appoggia la tosatrice e impugna forbici e pettine.

Con il pettine alza il ciuffo e con le mani ne trattiene un quarto della sua lunghezza. ZAC, ZAC, ZAC, i 3 /4 del ciuffo erano andati e i miei occhi venivano scoperti per poter  vedere l�opera. Poi una nuova passata a forbice su tutto il ciuffo da fronte verso retro per un�ulteriore accorciata.

Dei miei capelli biondi rimaneva poco, solo un piccolo accenno di ciuffo; ai lati i capelli erano cortissimi, praticamente rasati�. Dietro, anche se non visibile, la storia era identica.

Il barbiere mi guarda�. �Allora che ne dici? Ti senti un po� pi� leggero?�. Io annuisco. Poi prende il gel e comincia a massaggiarmi tutta la testa. Prende a gruppi di ciocche i capelli sul mio capo e li attorciglia.

Alla fine e� quasi un taglio alla moda, corto con gel e capelli sparati, tutto sommato gradevole rispetto alla sofferenza subita fino a quel momento.

�Pronto giovanotto !� e via la mantellina mi fa scendere.

Mio padre � dietro di me, la rabbia che avevo dentro era sbollita alla visione di quel taglio notevole, ma, infondo, piacevole ed appropriato al mio volto.

Complimenti da tutti i clienti presenti al barbiere. Era entrato un bambino ed usciva un ometto�